giovedì 25 settembre 2008

Le terre di Monluè

Avrei voluto parlarti di tanto tempo fa
e dei fantasmi di Monluè.

Avrei voluto parlarti dei saraceni stanchi
e delle loro macchine gialle che scavavano
nei cantieri quasi finti.

Avrei voluto parlarti poi dei paladini
che arrivavano alle spalle con le cerbottane colorate
costringendo i Mori a bestemmiare.

E ti avrei indicato il loro capo all’attacco,
ferito a morte fin dall’inizio: lo si capiva
da una macchia di barbabietola sulla sua blusa bianca.

Sì ma, che te ne fai,
che te ne fai dei saraceni e dei paladini,
che te ne fai di quella terre lontane,
lontane dalla città.
Tu che cerchi le vetrine del centro,
tu che cerchi i bar d’atmosfera,
tu che cerchi i sabato sera
e le fatiche degli amici iscritti a tutto.

Avrei voluto parlarti della fata con la candela al naso e
del suo cappello a punta,
quello con su i pianeti.
E raccontarti di come giocava con l’ultimo jo-jo del secolo
e di come aspettava la fine di quelle guerre… d’atmosfera

E ancora dirti, poi, del suo cercare
l’eroe macchiato del doposcuola,
l’eroe, l’eroe senza ritorno.
E di come lo trovava sdraiato con le labbra contratte
perché la freccia l’aveva passato.
E perché gli scappava da ridere,
e lei faceva un rumore d’arpa con la bocca
e l’eroe rinasceva.

Sì ma, che te ne fai,
che te ne fai di quelle terre senza luci,
che te ne fai di quelle terre lontane,
lontane dalla città.
Tu che cerchi le vetrine del centro,
tu che cerchi i bar d’atmosfera,
tu che cerchi i sabato sera
e l’amico iscritto a tutto che ce l’ha fatta.

Avrei voluto parlarti dei fantasmi di Monluè.
Sai, loro fanno capriole,
sai, loro parlano dialetti difficili.
Loro sono amici del vento,
loro cantano nell’aria
e fischiano fra le case e nei cortili.

E noi, noi li sentiamo di tanto in tanto,
quando l’amore finisce.

mercoledì 3 settembre 2008

R.I.P.


Credo che a volte necessitino essere fatte delle scelte dolorose.
Credo che a volte il filo vada tirato
per dipanare il groviglio della matassa.
Credo che a volte la vita sia un gran casino,
anzi credo che lo sia spesso.
Credo che a volte il dolore sia cosi grande
che il cuore sembra spezzarsi.
Credo che a volte quel dolore passi,
ma che la cicatrice che lascia sia incancellabile.
E infine credo di non potere continuare piu' ad amarti
nemmeno nel mio pensiero.
Credo che a volte necessitino di essere prese alcune decisioni.
Cosi' oggi decido di seppellirti per sempre nel buio della mia memoria.

R.I.P.

amore mio.

domenica 31 agosto 2008

Tiamat - A Deeper Kind Of Slumber





Robin goodfellow
dianae, my muse
morpheus in my heart
your sand in my veins
it's a deeper kind of slumber
what is universe anyway
but a pouch of silver coins
the intense breathing
of a dying animal
a foreboding of afterlife
master keys in oaken chest
the somewhere is mine
and from there i'll continue
all i asked for was a little love
meet me on the other side
where as a rose i will wake
though blind i'll follow every step you take
dianae, my muse
dianae, my solitude
cease to exist, rise to exist no more
it's a deeper kind of slumber.

lunedì 25 agosto 2008

Noi siamo, ma voi non ci capite...


Noi siamo coloro che suonano l'arpa del destino,
che intessono le note di sogni e maree.
Noi siamo le creature della solitudine,
tracciamo le stelle sul raso del pensieri.
Noi siamo le figlie del silenzio,
serbiamo i segreti, lasciandoli scivolare.
Noi siamo le sacerdotesse della Luna,
danziamo nel suo pallido volto, portandone la melanconia.
Noi siamo le sorelle del mare,
raccogliamo passioni, portandone il dolore.
Noi siamo le madri del pianto,
annusiamo la vita in un filo d'erba.
Noi siamo le spose ribelli di un Dio diverso,
graffiamo smaniose le pareti dell'incertezza.
Noi siamo, ma voi non ci capite,
muoviamo e ritmiamo le armonie del mondo,
sempre,per sempre
e sempre e per sempre rimarremo sole,
perche' nessuno ama l'incertezza e le donne complicate.
Vivi e gioisci tu che non puoi capirci
noi soffriamo mentre tu lo fai
perche' noi siamo la solitudine in un cuore spezzato.

lunedì 18 agosto 2008

Nell'iride di una donna




Mi avvicino così,
girandoti un po’ attorno
come fa il mascara con la sua eleganza nera
Quando adagia il suo doppio petto scuro
su quelle ciglia come spalle troppo nude
si trovano a disagio, come attraversar la via
fatta di passanti attenti, io mi lascio cadere
come un’essenza decorativa.

Sulla tua maschera ancora troppo pallida,
quella tua maschera che ha bisogno di truccarsi
per sembrare ancor di più,
per sembrare ancor di più meno vera
quel tuo truccarti per struccarti.

Io salirò al tuo viso
seguendo il sentiero di una montagna.
La faticosa speranza che là in alto la pace del paesaggio sia
soltanto mia,
io salirò con la speranza di chi ha creduto
nei bisbigli delle foglie,
di chi ha creduto nei respiri dei boschi.

Là in alto io sentirò
la malinconica quiete di una morte felice,
sentirò la pace dei laghi azzurri, la pace dei laghi verdi, dei laghi neri.
La pace dei tuoi laghi castani.
Io mi fermo lì nei tuoi occhi, nei tuoi occhi.
Nell'eterno.

mercoledì 6 agosto 2008

DI STELLE E FUMO


I monumenti riposano
la creazione è ai miei piedi
Dove è l'altare degli dei?
Dove sono le tempeste e le inondazioni?

Dove è il senso?

Di stelle e di fumo sono stato creato
Di ombra e di luce soppravvivo
Con manciate di sabbia in ogni mano,
dal presente al silenzio..... noi fluiamo.
Da nulla vengo,
e nel nulla vado
Il vuoto è l'ultima scoperta del saggio
Il presente deve tacere... mentre noi fluiamo.

I colori degli arcobaleni nel cielo,
presto moriranno
vedo già i corvi volteggiare sui loro cadaveri
li stanno circondando ogni giorno.

è cosi sempre in ogni vita?

Noi viviamo il sogno eterno
Il grande e criptico schema cosmico.
Una parte di un dramma
che sosteniamo fino all'ultimo dei nostri giorni.

Alla fine è tutto solo un gioco?

Di stelle e di fumo io sono creato
Di ombra e di luce sopravvivo
Con manciate di sabbia in ogni mano
sto affievolendomi attraverso la vita.
Da nulla sono venuto,
e verso il nulla vado
Il vuoto è l'ultima scoperta del saggio
dal presente al silenzio..... noi fluiamo.

martedì 22 luglio 2008

Intanto si vive

but I can't hide
that I won't go
I won't sleep
and I can't breathe
until you're resting here with me.
I won't leave
and I can't hide
I cannot be
until you're resting here with me.
****
Ma non voglio nasconderti
che non voglio andare
Non voglio dormire
e non voglio respirare
finche' tu resterai qui vicino a me.
Non voglio lasciarti
e non voglio nasconderti
che non lo faro'
finche' tu resterai qui vicino a me